Isole Aran. Inishmore
Le isole Aran
Le Isole Aran, Aran Islands in inglese e Oileáin Árann in gaelico, sono tre: Inishmore (Inis Mór), la più grande e lontana dalla costa, Inishman (Inis Meáin), la più tranquilla e meno turistica ed Inisheer (Inis Oírr), la più piccolina e vicina al porticciolo di Doolin. Le tre isole fanno parte, amministrativamente, della contea di Galway, anche se, paesaggisticamente, sono più simili agli scenari della contea di Clare, di origine calcarea, come la zona del Burren.
Le tre isole contano, insieme, poco più di 1200 abitanti, dei quali circa 800 sull’isola di Inishmore, di cui 130 bambini, e 180 su Inishman, la meno popolata. Vivono di pesca, allevamento e, soprattutto, turismo.
Oggi, le isole sono servite dalla corrente elettrica, e questo ha portato nelle case degli isolani le televisioni con i programmi in inglese; inoltre, ormai, i giovani tendono a volersi trasferire sulla terraferma a causa delle evidenti scomodità. Nonostante ciò, le Isole Aran rimangono un’importante roccaforte per la lingua e la cultura gaelica.
I maglioni delle Isole Aran
Le isole Aran sono famose in tutto il mondo per i bellissimi maglioni (Aran sweaters), disponibili in numerosi modelli e colori, realizzati con lana piuttosto grezza e decorati da motivi in vari stili. Si dice che questi fossero, storicamente, diversi per ogni famiglia del luogo perchè, se un pescatore fosse morto in mare, sarebbe stato possibile immediatamente riconoscerlo. Per i pescatori, un tempo, venivano realizzati con lana non lavata, dovevano venir sciacquati raramente perchè restassero impermeabili. Certo, non avevano un buon odore, ma per i pescatori era importantissimo il loro calore.
Hanno cominciato ad essere famosi quando una band folk irlandese, The Clancy Brothers, li indossò, dopo averli ricevuti in regalo da parte della loro mamma, nel 1961, per uno show televisivo.
Cole, la nostra guida sull’isola, ci ha però spiegato anche, lievemente imbarazzato, che oggigiorno quello dei maglioni Aran è purtroppo solo più un businnes: i maglioni hanno avuto origine proprio su queste isole, ma ormai non vengono più prodotti qui, se non quelli confezionati dalle donne del luogo per i propri famigliari; ed inoltre le lane vengono oggi importate dall’estero.
Isole Aran: Isola di Inishmore
Inishmore, l’isola maggiore delle tre sorelle, è di una bellezza aspra e totalizzante. Non è per niente facile descriverla, perchè ha davvero dell’incredibile: è allo stesso tempo verde e pietrosa, brulla, silenziosa, pacifica, insieme aspra ed accogliente.
La si può girare in vari modi: con i bus tour, a piedi, in calesse (contrattate!) o in bicicletta (10 euro per tutta la giornata + 10 euro di cauzione).
Sull’isola circolano solamente pedoni, biciclette, carretti e mezzi esclusivamente diesel. La particolarità di questo luogo sono i muretti in pietra a secco che delimitano quadrati di prato, non coltivati, qualcuno abitato da sparute mucche. Per rendere fertili questi appezzamenti di terra, gli isolani hanno raccolto e distribuito sul terreno sabbia ed una specifica tipologia di alga, il fuco.
Cosa vedere sull’Isola di Inishmore
Le cose da vedere sull’Isola di Inishmore sono davvero tante e, purtroppo, è impossibile raggiungere tutti i punti in una sola giornata. Pertanto, vi fornisco un elenco di tutte le tappe possibili, dal quale ognuno selezionerà quelle che ispirano di più. Per esemplificare, noi in una giornata di agosto (dalle ore 11 alle ore 16 circa, causa orari dei traghetti), prendendo il calesse siamo riusciti a vedere: il forte Dun Aengus, le foche, la piscina naturale Worm Hole, il villaggio di Kilronan.
Kilronan
Kilronan è il villaggio in cui attracca il traghetto, che ha una bellissima spiaggia.
Teaghlach Einne
Si tratta di una piccola chiesa, dedicata a Sant Enda, patrono dell’isola, che si dice sia sepolto qui, che però è per metà sepolta nella sabbia, attorniata da un cimitero.
Dun Ducahathair
Anche noto come Black Fort, questo forte si allunga sul mare ormai su un appoggio molto sottile, a causa dell’erosione di mare e venti.
Spiaggia di Kilmurvey
Ampia e bianchissima spiaggia, casa di una colonia di simpaticissime foche!
Dún Aengus
In gaelico Dun Aonghasa, è un forte preistorico a ferro di cavallo, uno dei forti preistorici meglio conservati in tutta Europa, datato Età del Bronzo, prima del I millennio a.C. La sua posizione è molto scenografica, in quanto si trova a picco su una scogliera alta 100 metri.
Le sette chiese
In gaelico Na Seacht Teampaill, le Sette chiese è un luogo che ospita in realtà solo due chiese ed alcune altre rovine monastiche. L’edificio meglio conservato è la chiesa di St Breacan (Teampall Bhreacáin), al cui interno è ancora possibile vedere un arco e una navata imponente.
The Worm Hole
In gaelico Poll na bPeist, the Worm Hole è una spettacolare piscina naturale rettangolare, che si è ricavata un posto tra le scogliere e dove l’acqua dell’oceano entra ed esce. Purtroppo è decisamente fuori dai sentieri battuti e non è facile da individuare, per questo è consigliabile recarvisi per esempio durante un tour in calesse, chiedendo alla guida di portarvici: a noi ha chiesto 5 euro extra… ma merita! Abbiamo anche avuto la fortuna di arrivare mentre un papà ed i suoi figli si stavano preparando per un pomeriggio di pazzi tuffi!
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16 commenti
Silvia - The Food Traveler
Se penso che ci sono andata così vicina ma non ho messo piede sulle isole… In viaggio le giornate dovrebbero durare il doppio per poter vedere tutto!
Ma se uno volesse passare un paio di giorni sulle isole, ci sono anche delle strutture tipo B&B?
viaggiodolceviaggio
Sì, ce ne sono! In questo modo, pernottando, per esempio potrebbe essere carino anche vedere 2 isole!
Silvia - The Food Traveler
Sì infatti! E chissà che bello passare la notte lì.
Elena
Molto bello!!! Anche il giro in calesse… Paesaggi incontaminati, e la piscina naturale che forte.. Meritava un bel tuffo!!!
viaggiodolceviaggio
Avesse solo fatto giusto un pelino più caldo…!
Falupe
Isole molto interessanti. Il forte preistorico a picco sul mare e la piscina rettangolare meritano di essere visitati. Il primo per la scenografia che immagino lasci a bocca aperta; l’altro per la curiosità che mi ispira. Trovo interessante anche il racconto sui maglioni ?
viaggiodolceviaggio
Hai ragione, è proprio un posto, per tanti motivi, interessante! Ti ringrazio!
Jessica
Che meraviglia! Grazie Elena per avermi portato, con il tuo racconto, anche a Inishmore. Ora mi manca soltanto un’isola! 😛
E’ proprio simile a Inisheer, solo molto più grande e con tante “attrazioni” in più. 🙂 Ti invidio tantissimo per aver visto le foche, mi fanno una tenerezza infinita e mi sarebbe piaciuto molto fare questa esperienza!
Dev’essere stata davvero una giornata incredibile! 🙂
viaggiodolceviaggio
Lo è stata! Come, dopo tutto, la tua sulla sorellina minore! 🙂
L'OrsaNelCarro Travel Blog
Che belle giornate che hai beccato! Fa strano vedere il cielo azzurro in una foto che ritrae questi luoghi…così come fa strano vedere nella stessa foto soggetti con il giubbetto e soggetti in costume 😛 Troppo forte comunque quella piscina! L’idea del maglione tradizionale Aran sweaters come regalo di Natale mi alletta, quasi quasi ne compro qualcuno per il BF 😉
viaggiodolceviaggio
Noi, ovviamente, lo abbiamo comprato entrambi… E tengono caldissimo!
Pietrolley
Bel viaggio in Irlanda! Io mi sono fermato a Dublino e Galway, facendo tappa alle Cliffs. Però è una di quelle destinazioni sempre presenti in lista, che non passano di moda… Controllo i voli ogni tanto, sia mai che uscisse un’offertona!
viaggiodolceviaggio
Certo, me lo ricordo il tuo articolo in cui racconti dei tuoi 4 giorni in Irlanda con una tua amica! C’è così tanto da fare e vedere che resta nella lista per forza di cose! 🙂
partyepartenze
Ho letto con attenzione perchè sono stata alle isole Aran (solo a Inishmore) più di trent’anni fa (ma quanto sono vecchia!). Dai racconti e dalle foto, però, non mi sembra cambiato molto, se non la corrente elettrica. Mi piacerebbe ritornarci, soprattutto per comprare un nuovo maglione, dato che il mio si è infeltrito una ventina di anni fa!
viaggiodolceviaggio
Che bello sapere che, dopo 30 anni, alcuni posti rimangono pressoché immutati: mi hai dato una bella notizia!
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