Privacy Policy Scozia. Diario di viaggio, seconda puntata - viaggiodolceviaggio
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SCOZIA

Scozia. Diario di viaggio, seconda puntata

Se ti sei perso la prima puntata, che racconta nel dettaglio i nostri tre giorni ad Edimburgo, clicca qui.

QUARTO GIORNO

La sveglia dovrebbe suonare alle 7.30, perché abbiamo calcolato a che ora partire in funzione degli orari del bus, e invece no! Alle 8.10 Ele e Gio corrono nell’altra stanza allarmati. Rifacciamo le valigie in fretta e furia e ci prepariamo velocissimi, ed usciamo pure in tempo, ma il pullman non passa, e non ne ha proprio nessuna intenzione. Ma possibile? Passi il Capodanno, passino le deviazioni… ma oggi è martedì 2, mica festa!

Così, chiamiamo al telefono l’ennesimo taxi, che ci porta verso la stazione e a cui chiediamo consiglio per un posto per colazione: lui ci lascia davanti a un bar… e noi invece attraversiamo la strada e andiamo in un altro! Scegliamo Mimi, di cui avevamo letto, ed in effetti c’è una bella selezione di torte e cupcake. Ma noi, da brave scozzesi, ci siamo ormai appassionate ai mega scones, e quindi, giù di fette piene di marmellata!

Ci dirigiamo al noleggio auto vicino alla Waverly station e ci consegnano una lunga BMW. C’e il cambio automatico… ma assolutamente non le gomme da neve che, ci dice il ragazzo di Alamo, nello Uk non esistono! La guida a destra nella corsia di sinistra è un po’ destabilizzante, ma il nostro pilota riesce presto a padroneggiarla.

La prima tappa è il Castello di Stirling, cittadina a circa un’ora dalla capitale. Il castello è molto grande, composto dagli appartamenti reali, anche se ricostruiti, giardini, cortili interni, cucine e la grande sala dei banchetti Great Hall. Una parte dei sotterranei è allestita per spiegare ai bambini la vita al castello, e noi ne approfittiamo per travestirci da castellani!

Siamo contenti di aver scelto di prendere un’audioguida perché ci permette di conoscere in modo più approfondito fatti storici di questa terra. Noi però facciamo una gran confusione con anni, nomi, re e dinastie!

Il tempo oggi è proprio brutto: fa freddo e piove in continuazione, quindi le foto scattate sono poche e grigie.

Dopo la lunga visita al castello, passeggiamo brevemente per il paese di Stirling.

Seconda tappa, in cui ci fermiamo il tempo di una foto, è il castello di Doune. Durante il tragitto, accostiamo a lato della strada per fotografare un paesaggio nebbioso e suggestivo, con il finestrino abbassato, quando passa una macchina e Splash! Un’ondata di neve ghiacciata ci travolge!!!

La successiva tappa sarebbe il castello di Drummond, che però non riusciamo affatto a trovare perché perso tra neve, nebbia, cancelli chiusi e mancanza di indicazioni! Ormai è buio pesto. Percorriamo svariati km in una stradina stretta e innevata in mezzo a prati, qualche fattoria e qualche pecora.

Finalmente tornati sulla strada principale, ci dirigiamo verso Pitlochry. Arriviamo verso le 18, in tempo per fare un giretto sulla via principale del paese, che è davvero molto carino, tutto in pietra. Ceniamo da Mc Kays mangiando ottimamente: Fish and Chips, Mac and Cheese, Soup di patate, porri e mostarda e fritti.

Raggiungiamo il nostro piccolo hotel Red Brolly Inn a Ballinluig, un po’ sgarrupato, beviamo un whisky e caffè solubile in camera, ci sistemiamo per la notte e scriviamo il diario. Un forte rumore proveniente dal bagno gelido ci fa capire che Silvia ha combinato un danno: la porta della doccia si è completamente scardinata e decidiamo di lasciarla appoggiata da una parte.

QUINTO GIORNO

La sveglia suona presto, intorno alle 7.10, apriamo gli occhi e ci ritroviamo nell’incubo… il Red Brolly!

Cosa ci riserverà la colazione? Dopo la porta rotta e la luce verde di emergenza accesa direttamente negli occhi durante il sonno non può che essere disastrosa… Invece no, colazione tipica scozzese di discreto livello caratterizzata da haggis, salsiccia, fagioli, uovo sbattuto.

Belli pieni, spieghiamo la vicenda della porta all’oste, carichiamo le valigie in macchina e partiamo, dopo aver esplorato la chiesetta ed il cimitero, alla volta del Loch Tummel, a circa 6 miglia da Pit, come ormai abbiamo soprannominato Pitlochry. Ci fermiamo al punto panoramico Queen’s View, da dove scorgiamo un bellissimo panorama.

Ripartiamo alla volta di Blair Castle. In pochi minuti ci siamo, ma troviamo, come previsto, i cancelli chiusi. Sappiamo che il castello è comunque visitabile dall’esterno, ma non capiamo proprio dove si trovi l’ingresso. Giriamo di qua e di là, pure all’interno di un campeggio chiuso, ma niente. Dov’è il castello? Immerso nella nebbia?

Noi, però, siamo venuti qui per vederlo… non ci facciamo certo spaventare da una recinzione! Scavalchiamo, e ci troviamo in un lungo viale nebbioso. Camminiamo per un po’, ma abbiamo abbastanza paura che ci becchino! Gio vede in lontananza i fari di una macchina… e utilizza le sue doti di orientamento per capire in che stradina immetterci. Cammina cammina… ci rendiamo conto che non eravamo poi così nell’illegalità! Da un’altra strada si arrivava comodamente in macchina! Pazienza, abbiamo solo perso un po’ di tempo, ma ci siamo fatti molte risate!

Blair Castle è bellissimo, bianco e imponente. Siamo fortunatissimi: proprio in questo momento c’è un pallido sole, che illumina il bianco castello, i prati, gli alberi e i cervi.

Di nuovo sulla strada, via verso nord. Breve sosta alla distilleria Dalwhinnie, in cui però non riusciamo a fermarci per il tour e la degustazione, in quanto il prossimo tour libero è alle 13, troppo tardi, e poi di nuovo su verso Inverness.

Il paesaggio cambia in continuazione, così come il tempo: prati verdi, colline marroni e poi innevate, pioggia, sole, nuvole…

Spesso guardando fuori dal finestrino vediamo bellissime pecore bianche con il muso nero e mucche pelose di razza Highland. Brucano anche nella neve, chissà cosa trovano!

Non ci fermiamo subito ad Inverness per godere del sole sul Loch Ness. Ammiriamo le rovine del castello di Urquhart, che ha avuto una vita davvero lunga e travagliata, di cui leggiamo in macchina. La posizione su un promontorio e il fatto che siano rimaste solo poche mura, lo rendono proprio affascinante.

Scattiamo numerose fotografie, ci sentiamo veramente fortunati di poter ammirare tanta bellezza. Mentre costeggiamo il Loch Ness, Silvia vede uno strano movimento nell’acqua…

Il tempo stringe, perciò ripartiamo alla volta di Inverness dato che le crociere e le attrazioni sul lago chiudono tutte molto presto nella stagione invernale. La cittadina è attraversata dal Ness, il corso d’acqua che deriva dal Loch Ness e si getta nel mare del nord attraverso il Moray Firth.

Diamo un’occhiata ai monumenti più importanti quali il castello, la cattedrale, la chiesa vecchia. Facciamo visita ad una singolare libreria dove si possono acquistare volumi di seconda mano: sugli scaffali e un po’ sparsi e ammonticchiati per il grande stanzone ci sono migliaia di libri, al centro una grande stufa con vicino dei grossi ceppi di rovere.

Mangiamo qualcosa in un pub, poi passeggiamo nelle Ness Island divertendoci ad attraversare ponticelli traballanti.

50 minuti di strada ci attendono per arrivare al b&b Lorien House di Fort Augustus, dove ci accolgono due cordiali signori: Tom e Lorien. Fino ad ora sono le persone scozzesi più gentili e disponibili che abbiamo incontrato, dopo averci spiegato come si svolgerà la colazione di domani ci offrono un delizioso cioccolatino e ci consigliano di recarci subito a cena prima che i pub chiudano.

Ceniamo al Loch Inn: zuppa, haddok (eglefino) con piselli e chips, casseruola di melanzane e ceci con riso. Dopo cena, facciamo due passi per il villaggio, cercando di capire il funzionamento delle chiuse, che, notiamo, sono piuttosto pericolose, siccome ci sono queste vasche enormi senza ripari. Il paese è piccolo e raccolto.

Intorno alle 21.30 siamo a casa: ci facciamo caffè e cioccolata, scriviamo il diario e leggiamo le guide per domani seduti attorno al grande tavolo di legno nell’accogliente ingresso…

11 commenti

  • casepreparalavaligia

    Sono sicura che, innamorata come sono dell’Irlanda, non potrò far altro che innamorarmi pure della Scozia. D’altra parte sono praticamente sorelline! Vedendo soltanto le foto non saprei distinguerle, i paesaggi si assomigliano molto. Me lo confermi?

    • viaggiodolceviaggio

      Te lo confermo; anche se io le ho viste ai due momenti opposti: in piena estate una, ed in pieno inverno l’altra, quindi l’effetto è diverso, ma il verde, i cottage, le atmosfere…sono quelle!

  • Beatrice

    Ma che sfortuna la “lavata” dal finestrino!! Blair Castle così è magnifico, immerso nella nebbia, è davvero magico! Ci avevo messo un pò anche io a trovarlo, seppur con il sole, e anche io ho percorso quel lunghissimo viale che sembrava non finire più! La Scozia con la neve non l’ho mai vista, è uno spettacolo!!!!

    • viaggiodolceviaggio

      Purtroppo, il contro di vedere la Scozia con la neve, è il peccato di avere a disposizione giornate troppo corte, rispetto a quello che si desidererebbe fare!
      Sì, Blair bianco, azzurrino, nebbioso e misterioso ci ha proprio colpiti!

      • Beatrice

        Nell’ultimo viaggio di gruppo, in novembre, pure le giornate erano cortissime… Però mi piaceva molto arrivare al b&b caldo e accogliente che era già buio, e riposarsi un po’ prima di una lauta cenetta ☺️ però le lunghissime giornate estive…in effetti non le batte nessuno ?

  • Silvia - The Food Traveler

    Non puoi vedermi ma ho gli occhi a cuore: la Scozia, il freddo, la neve, la nebbia – ma che bellezza! La mia location ideale. Ho visto questi posti in estate e in alcuni casi comunque la nebbia c’era ugualmente, anche ad agosto.
    Noi avevamo dormito a Inverness che però a dire la verità non mi ha colpito particolarmente, mentre invece Fort Augustus mi era piaciuta molto di più ma ci eravamo fermati solo per pranzo.
    Bellissima la foto mentre scavalcate la recinzione!

  • L'OrsaNelCarro Travel Blog

    Sapevi che Easyjet vista l’emergenza ha istituito il cambio di date e destinazioni senza pagare la sovrattassa? (solo eventuale differenza di tariffa) Io sarei dovuta andare sull’Isola di Wight a inizio maggio e quasi quasi avevo fatto il pensierino non solo di spostare la data moooolto più in la ma anche di spostare il volo cambiando Londra per Edimburgo. Non ti dico la differenza a quanto ammontava 😛 Niente ho riconfermato Londra ma mi guardo bene dal prenotare hotel e sistemazioni…aspetto ancora un po’ 😉 La Scozia è lì che mi aspetta…e ti dirò, ho adocchiato un volo da Edimburgo alle isole Faroe, chissà quando finalmente mi capiterà l’occasione di prenderli questi due piccioni! Ma quella macchina che vi ha letteralmente allagato l’abitacolo? L’hai lasciata andare così? Neanche un piccolo rimprovero, un’invettiva, una bestemmia? 😛

    • viaggiodolceviaggio

      Quella maledetta macchina…Ci ha talmente congelati che non abbiamo avuto prontezza di riflessi! 🙂
      Sì, so di questa opportunità easyjet, ed anche io avrei dei voli da cancellare/modificare… Solo che davvero, non avendo idea di quando finirà tutto ciò, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo, non riesco proprio a figurarmi una possibile data con cui effettuare il cambio… 🙁
      Nel mio caso, avrei dovuto andare a fine maggio a Parigi, ed i voli da cancellare per me sono tanti, perchè avevamo prenotato anche per i nostri amici bielorussi, coi quali ci saremmo trovati direttamente a Parigi, e che poi sarebbero venuti per un po’ in Italia… Puoi immaginare la mole di trasferimenti da cancellare… E soprattutto la tristezza che provo per dover rinunciare a tutto ciò…

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