Privacy Policy Scozia. Diario di viaggio, quarta puntata - viaggiodolceviaggio
Quarta puntata del diario di viaggio in Scozia
SCOZIA

Scozia. Diario di viaggio, quarta puntata

Se ti sei perso i primi episodi:

clicca qui per leggere il racconto dei primi giorni nella pittoresca città di Edimburgo,

qui per le prime giornate on the road, tra Stirling, Pitlochry, Blair, Loch Ness ed Inverness,

qui per scoprire come prosegue il viaggio tra Fort Augustus, Eilean Donan Castle, Fort William, Inverlochy, Oban.

SETTIMO GIORNO

La colazione di stamattina, nel nostro bed and breakfast, viene servita in pompa magna: ricchissime omelette una sala pomposa, strapiena di oggetti natalizi e non, uno più kitsch dell’altro! La tavola è imbandita di tazze, piatti, tovaglioli, sottopiatti, centrotavola, segnaposto, posate… tutto glitterato, luccicante e decisamente pretenzioso!

Usciti dalla Guest House, ci rechiamo in cima alla collinetta per ammirare la McCraig Tower, grande monumento circolare che ricorda il Colosseo e, soprattutto, da lassù una vista davvero bellissima sul golfo in cui si trova la cittadina di Oban. La luce è perfetta qui stamattina, ed illumina in modo egregio la baia e l’isola di Kerrera.

Ripartiamo da Oban, in direzione sud. Desideriamo percorrere la Argyll Coastal Route, che costeggia i fiordi di questa zona. Si rivela una scelta azzeccatissima, perché i paesaggi sono incantevoli: il nulla… solo prati verdissimi, pecore, caproni, alberi, qualche cottage… e acqua, tanta tanta acqua. Ci fermiamo spesso per scattare fotografie, perché vogliamo immortalare questi scorci, non solo riempircene gli occhi adesso.

Procedendo per una strada tortuosa a bordo della nostra ammiraglia tedesca, ci ricordiamo di un posticino di cui avevamo letto su un blog, in cui si dovrebbe poter entrare. Si tratta di un castello del XV secolo in pietra e mezzo diroccato. Non siamo certi del nome né dell’esatta posizione, infatti stiamo molto attenti per strada e riusciamo a vederlo, abbarbicato sopra una collinetta verdeggiante. Così posteggiamo l’auto e saliamo a piedi per un sentiero piuttosto ripido alla volta del Carnasserie castle.

Uno spettacolo surreale ci si para davanti, e ci piace tantissimo!  Le campagne circostanti sono riposanti, il vento soffia e la pioggerellina fine ci trasporta in un’epoca lontana. Lo esploriamo per bene, anche perché, ancora una volta, siamo da soli, e non capita tutti i giorni avere un bellissimo castello tutto per sé!

Lasciato Carnasserie, proseguiamo in direzione sud, verso una zona molto ampia dove si possono ammirare, tra i prati, menir preistorici e cumuli di pietre tombali. Il Kilmartin museum é, purtroppo, in questo periodo chiuso, ma noi proviamo ad avvistare qualcosa percorrendo alcune stradine in macchina, mentre ne leggiamo le dettagliate descrizioni in questo articolo del blog Nel cuore della Scozia su internet, che consiglio di cuore, per ricchezza di informazioni, a tutti coloro vogliano intraprendere un viaggio on the road in terra scozzese.

Anche questo luogo trasmette una forte sensazione di pace.

La tabella di marcia oggi è fitta e, anche se ci prendiamo tutto il tempo che desideriamo per assaporare tutto, è ora di dirigersi a Inveraray. Il paesino è carinissimo, tutto costituito da edifici bianchi con i tetti neri. Ancor più suggestivo è il castello di Inveraray, che pare proprio il classico castello delle fiabe! Di pietra grigia tendente al verde, è di forma quadrata, con le quattro torri col tetto a punta. È visitabile solo in altri periodi ma, come per Blaire, ci rendiamo conto che ci si può girare attorno liberamente. È abitato dai duchi di Argyll, che proprio ora, attraverso una finestra, vediamo pranzare! Scattiamo le foto d’obbligo e ne leggiamo storia e curiosità.

Ad una decina di minuti dal paese, ci fermiamo sul Loch Fyne per una merenda: dolcetti per le femmine… e per i maschi 6 grosse ostriche, giudicate eccellenti!

Purtroppo abbiamo solo più un castello da visitare in questa vacanza, prima di recarci in città e lasciare davvero a malincuore questa natura incontaminata: Kilchurn castle. Per raggiungerlo, percorriamo una ventina di km a nord di Inveraray e rischiamo di vederlo solo da lontano (già di per sé un ottima vista!) per la solita modestia degli Scozzesi: abbiamo infatti notato tantissime volte come, anche gli edifici più pittoreschi e affascinanti, non siano valorizzati né pubblicizzati… anzi, spesso nemmeno indicati! Come dire, se conosci un posto, vieni pure a vederlo, ma noi non te lo sbandieriamo davanti!

Per raggiungere quest’ultimo castello semi diroccato in pietra scura percorriamo un divertente sentiero pieno di pozzanghere e paludoso, ma ne vale la pena! Ancora una volta siamo da soli, e ancora una volta la vista è impagabile: brughiera marroncina, collinetta verde, castello imponente e tranquillo lago attorno!

Sappiamo quanto il sole tramonti presto in questa stagione, quindi ci rimettiamo on the road perché vorremmo ancora dare un’occhiata al Loch Lomond e al paesino di Luss. Purtroppo però è abbastanza tardi e, per di più, sbagliamo strada, quindi quando raggiungiamo il lago e il villaggio è già buio. Pazienza, sono tante le cose da rivedere col sole in futuro.

Ultima tappa del nostro viaggio, entriamo nella città di Glasgow intorno alle 19 e troviamo facilmente il nostro hotel, Point a, che ci piace molto perché futuristico: le camere infatti sono moderne ed hanno la particolarità di avere un selettore multicolor che permette di accendere luci a led e cambiarne colorazione. Abbiamo solo qualche difficoltà a capire e farci capire dal ragazzo della reception, il quale è inviperito dal fatto di non trovare i giusti nomi nelle nostre prenotazioni e del quale non si capisce un tubo di quello che dice. Non appena le cose si aggiustano, peró, diventa nostro amico e ci fa grandi discorsi e sorrisi!

Passeggiamo per qualche isolato, ammirando la piazza principale, George square, e le vie dello shopping (Buchanan e Sauchiehall street).

Ceniamo in un ristorante orientale fusion, Opium, ma facciamo un sacco di fatica a capire i piatti che, decisamente, non sono i classici dei ristoranti cinesi da asporto! Il cibo è molto elegante e con gusti ed accostamenti davvero particolari. Per non farci mancare niente, ci infiliamo ancora in un locale che serve solo dessert, ma alla fin fine non abbiamo più fame, e ci dividiamo una sola fetta di Apple Crumbe Pie. Anche questa sera siamo stanchi morti, ma decidiamo ancora di spostare la macchina dalla strada ad un parcheggio coperto, poi andiamo a dormire.

OTTAVO GIORNO

Oggi, ultimo giorno del nostro vaiggio, ci svegliamo leggermente più tardi e ci troviamo per colazione alle 9. La colazione qui all’Hotel Point a è particolare e molto salutista: tanta frutta a cubetti, succhi, vasetti di yogurt a strati, cereali e brioches.

Siccome abbiamo letto da più fonti (maledette!) che Glasgow non è una città con tante attrazioni da vedere, calcoliamo di girarla in 4 ore, ma purtroppo ci rendiamo presto conto che in realtà ci piace moltissimo, e che ci sarebbero tante cose che vorremmo vedere, o vedere con più calma.

Nell’area sulle sponde del fiume Clyde, vediamo edifici moderni e dalle forme singolari, tra cui l’arena Hydro e l’auditorium Armadillo.

Glasgow, fiume Clyde

Spostandoci di una mezz’ora a piedi, raggiungiamo il Kelvingrove museum, bello sia fuori che dentro, ma dove, di nuovo, non ci soffermiamo più di tanto per il solito problema: il tempo.

Il tempo atmosferico, invece, oggi è perfetto, c’é un bel cielo azzurro.

Poi, ci addentriamo nella Glasgow University: essendo sabato, non ci sono professori e studenti, ma l’atmosfera che c’è all’esterno e soprattutto nel cortile interno, così alla Hogwarts, fa immediatamente venire voglia di prendersi una pila di libri e studiare!

Ci avviciniamo alla Cattedrale di San Mungo, fondatore della città. È uno spettacolo, sia fuori, in pietra scurissima e tetti sul verde, che, soprattutto, dentro, stretta e lunga, imponente, con colonne altissime,  colorate vetrate e volte da rimanere a bocca aperta.

Ci terremmo tantissimo a vedere la vicina Necropoli, ovvero una collinetta verde nella quale passeggiare tra le scure tombe di pietra su sentierini e dalla quale ammirare un bel panorama, ma sono quasi le due… bisogna affrettarsi. Peccato…

Un ultimo stop veloce a George square e poi in hotel per riprendere i bagagli e al parcheggio a ritirare la macchina. In un quarto d’ora siamo al rental car return, dove ispezionano per bene la nostra Bmw e, siccome è  tutto in regola, prima delle tre e mezza, siamo dentro l’aeroporto. Compriamo al dutyfree gli ultimi regali (per forza di cose qui, perché nelle ciccionissime valigie non ci stava più niente!) e mangiamo un kebab. Poco dopo le 18, l’aereo decolla. Arriviamo a Malpensa alle 21.20… come sempre, con una tristezza di fondo nel cuore, quella che ti urla che il viaggio è finitoooooooo, ma, allo stesso tempo, con un enorme senso di gratitudine, per poter avere avuto la fortuna di vivere un’altra, indimenticabile, avventura.

Murales dedicato a san mungo, Glasgow
San Mungo: l’immagine che, nella mia testa, significa Glasgow.

11 commenti

  • Silvia The Food Traveler

    Ah, con quell’omelette messa lì a inizio articolo mi hai fatto venire una fame – ho già pranzato ma tra un po’ è ora di merenda!
    Ricordo molto bene Inveraray perché mi è piaciuta molto: piccola ma carinissima. Abbiamo cenato in un ristorante lungo la via principale e ricordo ancora benissimo il sapore del poter crab che avevo ordinato (sempre per restare in tema).
    Non sono invece mai stata a Glasgow e mi ispira parecchio, per cui spero di rimediare il prima possibile!

      • Elena

        Molto bello! Mi è piaciuto il bellissimo castello con le 4 torri, l’edificio a forma di Armadillo e l’immagine finale di San Mungo……. Viaggio favoloso!

    • viaggiodolceviaggio

      Sì, una giornata piena senza dubbio. Mi è dispiaciuto un sacco aver calcolato male… 🙁
      Quella foto, con il murales di un San Mungo moderno, per me è proprio il simbolo della città.

  • Beatrice

    Credo che siate i pochi turisti che, durante un primo viaggio in Scozia, si spostano da Oban alla zona di Kilmartin! Ottima scelta, sono felice di avervi ispirati a dare un’occhiata a questa zona! Peccato per il villaggio di Luss, è davvero molto carino, ma vorrà dire che ci tornerete prossimamente 🙂 Glasgow a me non ha entusiasmato particolarmente ma i suoi musei li ho trovati davvero molto interessanti, specialmente il Kelvingrove nel quale ci si potrebbe trascorrere tranquillamente un’intera giornata! 🙂

    • Marilù

      Ovviamente abbiamo visto diverse zone uguali, ma quanto è bella la Scozia? A me ha lasciato una voglia pazzesca di tornarci ancora e spingermi molto al nord ?appena possibile recupero!

      • viaggiodolceviaggio

        Esattamente, l’estremo nord con Thurso, John o’Groats e gli aspri villaggi di pescatori mancano anche a me… mancano in tutti i sensi…Li voglio far miei!?

    • viaggiodolceviaggio

      Veramente. Atmosfere fiabesche e l’enorme vantaggio di non trovare altri turisti… L’unica pecca sono le poche ore di luce, che non ti permettono di viaggiare e visitare all’impazzata fino a tarda sera!

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