Christiania: decisamente fuori dalle righe
Ecco un altro luogo che non conoscevo, che avevo solo sentito di sfuggita nominare e che mi ha incuriosita subito: ma come? Una città nella città? Con amministrazione e regole proprie? Uno stato libero nella tranquilla Copenhagen?
Ebbene sì.
Camminando per Copenhagen, si ha spesso l’impressione di cambiare città: dall’eleganza del centro cittadino, costituito da numerosi palazzi reali, uno più imponente dell’altro, al fascino marinaresco della zona a ridosso sul canale, composta da strette case dalle facciate super colorate, alla tranquillità della zona di Chistianshavn, attraversata da canali che riflettono pigramente le facciate delle case, i dock e i profili delle imbarcazioni e delle boat house.
Christianshavn
Christianshavn è un’isola del lato orientale di Copenhagen, dalla forma bizzarra e dal carattere che è un mix tra elegante, bohèmien e yuppie . E’ attraversata da alcuni canali, su cui sono ormeggiate barche, barchette e case galleggianti. E’ stato uno dei primi quartieri di Copenhagen ad essere edificato, a scopo difensivo e mercantile; è nato sul modello delle cittadine mercantili olandesi: il suo soprannome è infatti Little Amsterdam.
Ma non è finita qui. Basta svoltare un angolo per cambiare, ancora una volta, mondo. Una particolare zona dell’isola di Christianshavn è Christiania, che ha una storia e un’identità tutte sue!
Christiania
Christiania è infatti una zona dichiarata “Stato libero” nel 1971, nata dall’occupazione di una base militare abbondonata per la creazione di una comunità libera e pacifista.
Christiania è abitata da circa un migliaio di persone che vivono ispirandosi a valori pacifisti, libertini e anticonformisti, autogestendosi in tutto e per tutto, sia a livello giuridico che a livello pratico. Sono presenti l’ufficio postale, la scuola dell’infanzia, il municipio… Christiania ha addirittura una propria bandiera! La questione più singolare, che spinge molti turisti a visitare questo quartiere con stupore e curiosità, è che qui la droga leggera è legalizzata, e nell’aria se ne sente a grandi ventate l’aroma!
All’inizio ci furono forti scontri con il governo e acceso era il dibattito circa il sopportare l’esistenza di Christiania o provvedere allo sgombero. Alla fine, fu deciso di tollerare quello che venne chiamato ‘esperimento sociale’ e quindi di renderlo legale, bandendo però l’uso di droghe pesanti.
Ancora oggi è una zona controversa, a volte ci sono scontri tra gli abitanti della zona e la polizia, ma questo Stato libero sembra aver trovato un equilibrio.
È un territorio autogovernato, quindi decisamente un quartiere fuori dalle righe!
È sicuro per i turisti in quanto costantemente sorvegliato. Ci sono semplici regole da rispettare, come il non correre, non fare schiamazzi e non fotografare. Questo vale sopratutto nella zona di Pusher Street, nella quale è severamente vietato e chiaramente indicato con volantini, cartelli, disegni. Chi trasgredisce, viene immediatamente fermato da uomini appostati alle due estremità della via, che non ammettono repliche.
Pertanto, non troverete foto di questa zona; la via Pusher Street è infatti stracolma di mercanti di marijuana. Ma stracolma davvero. Con i loro banchettini, come se stessero vendendo banali souvenir.
Le mie impressioni
Non è di certo la mia zona ideale, essendo io decisamente seria e coscienziosa. Ero piuttosto convinta che Christiania non mi sarebbe piaciuta affatto. Che avrei trovato solo squallore.
Eppure… Eppure mi è piaciuta!
Sono rimasta a lungo a passeggiare tra le stradine.
Sono rimasta affascinata dalla lentezza della vita, dalla flemma delle persone che, ad ogni età, si aggiravano pigramente e compivano i loro gesti quotidiani… Sì, perchè, per noi turisti è un’attrazione, per loro è casa (brrr!).
La gente si fa decisamente i fatti suoi; pare, a dispetto di tutto, addirittura una zona tranquilla.
Però, mi hanno fatto pena i bambini, abbandonati a loro stessi a giocare i quei cortiletti, anime innocenti che chiaramente subiscono le scelte di vita dei loro genitori…
Disordine e sregolatezza ovunque, come nei cortiletti delle case, ricoperti da ammassi di oggetti, manco fossimo in tv per Accumulatori seriali… Eppure, vivaci, coloratissimi, briosi!
Pusher Street no, non mi è piaciuta, mi ha fatto anzi piuttosto schifo.
Ma i cartelli di ingresso ed uscita, quelli sì, mi sono piaciuti un sacco!
You are now entering the EU!
Ve l’avevo detto, un altro mondo! 🙂
Per ulteriori approfondimenti, leggi anche:
dove mangiare a Copenhagen
l’esplorazione del coloratissimo parco Superkilen
la guida per scoprire la città di Copenhagen
itinerari e consigli per esplorare Copenhagen
19 commenti
Silvia - The Food Traveler
Sicuramente un posto interessante da vedere, anche se immagino pieno di contrasti. Finora avevo sentito parlare solo del suo lato “allegro” e in effetti non avevo mai pensato al disordine, alle case lasciate andare, e ai bambini che come dici tu si trovano lì per scelta dei genitori. Comunque la curiosità di vedere Christiania c’è!
Buona Pasqua ?
Sognando Viaggi
Anche io sono “coscienziosa” come te, però in effetti è un quartiere così curioso e unico che penso proprio mi piacerebbe visitarlo. Peccato per il divieto di fotografie, per me che sono affetta da scatto compulsivo sarebbe una tortura non potere immortalare certe zone, ma bisogna adeguarsi alle “leggi” del posto 😉
L'OrsaNelCarro Travel Blog
No ma sai che non sapevo di questa cosa? L’avevo sentita nominare anche io ma i dettagli non li conoscevo per niente! Sai mi domando se la cosa non sia una mera attrattiva turistica…non è possibile credere al disordine ed alla sregolatezza in Danimarca! O_O Ma si dai secondo me è così e il fatto di non poter scattare le foto è una conferma: montare tantissima curiosità! Da vedere comunque! 😉
viaggiodolceviaggio
Invece a mio parere è una realtà.. reale.
Le foto sono vietate solo in Pusher street, dove avviene la vendita della droga leggera. E quella zona pare effettivamente un concentrato di turistiche bancarelle di souvenir (di genere discutibile, ma tant’è), ed infatti lì abbiamo transitato velocemente e basta.
Quello che abbiamo assaporato è il quartiere in sè, che non è un villaggio da fenomeno da baraccone, è palese che ci viva gente vera… che desidera davvero vivere in quel modo.
L'OrsaNelCarro Travel Blog
Mammamia che coraggio! Però ammirevole ugualmente…chissà se in un’altra vita non mi dispiacerebbe provare la vita di quel quartiere (ma solo qualche giorno eh) 😉
Annalisa
Non tollero che le scelte degli adulti debbano ricadere in maniera così incisiva sui figli. Permettessero loro di fare una vita dignitosa per lo meno, altro che esperimento sociale! Niente più niente meno che un simil campo rom. A parte il fatto che vengono fuori foto molto carine, più che altro perché sembrano irreali, costruite, non è un posto che vedrei volentieri. Rimarrei arrabbiata e amareggiata durante tutta la visita.
viaggiodolceviaggio
…Eppure è parte integrante della città, e quindi credo che una visita la meriti comunque. A me per esempio hanno dato più fastidio i ragazzini viziati che visitano questa città per poter andare a Christiania a fumare… li trovo molto tristi.
Sara Chandana
Vorrei tanto visitarla, ho vissuto diverse esperienze in comunità hippies e sono, quindi, molto curiosa. Anche se, adesso non mi vedo affatto a vivere così. L’importante, comunque, è la pulizia. Poi un allegro disordine artistico ci può stare. 🙂
anna di
Quando sono stata a Copenaghen non esisteva questa zona. Ne ho sentito parlare tantissimo, come una attrazione turistica, come la zona da vedere assolutamente, sono contenta di aver letto il tuo post perchè mi hai dato una visione diversa di una zona che non so se visiterei.
Silvia
Amo il nord Europa e le sue città e Copenhagen è una delle prossime città che voglio visitare!! Non sapevo dell’esistenza di questa città, ma sicuramente la comprenderò nei miei itinerari di viaggio!
Martina
Io ho amato Christania, mi é piaciuto un sacco l’idea che c’è dietro un luogo così, confermo che vale sicuramente la visita ?
Erica - Rivoglio la Barbie
Finalmente leggo un parere discordante (in parte) su questo luogo. Premettendo che non sono mai stata a Copenhagen, ho sempre nutrito forti dubbi sui commenti puramente entusiasti di chi visitava Christiania. Non so perché ma ho sempre avuto quella sensazione che questa atmosfera da mancati sessantottini fosse un tantino artefatta. Detto questo, se mai visiteremo la capitale danese, ci andrò per vederla con i miei occhi.
viaggiodolceviaggio
Esatto, meglio vedere coi propri occhi per crearsi un’opinione personale!
Silvia CT
ammetto che non avevo mai sentito parlare di questo luogo, leggendoti mi rendo conto che sia davvero pieno di contrasti con luoghi così differenti uno dall’altra e direi alcuni anche un poco inqueitanti però mi hai incuriosita spero un giorno di poterlo visitare di persona
Denise
Ci siamo stati. Confermo le tue parole, zona interessante! Anche se…non ci tornerei, non mi ha colpito particolarmente o forse non fa per me.
Jessica
Sai che non sapevo nemmeno dell’esistenza di Christiania? Non è un posto che visiterei volentieri, comunque. Forse soltanto per soddisfare una curiosità, ma non ci giurerei… Dalle tue foto non traspare particolare igiene, o è solo una mia impressione?
viaggiodolceviaggio
Sicuramente non è un luogo tanto affine nemmeno a me, ma è davvero parte integrante della città, e quindi, se da viaggiatori si vuole scoprire un luogo sul serio, bisogna vedere un po’ tutto no? 🙂 eeeh, no, l’igiene è un’altra cosa, direi!
Jessica
Eh sì, bisogna sempre andare in esplorazione, su questo hai perfettamente ragione! 😉
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