Privacy Policy I dolci più buoni d'Europa per le Travel Blogger Italiane: Nord - viaggiodolceviaggio
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DOLCI RICETTE

I dolci più buoni d’Europa per le Travel Blogger Italiane: Nord

I dolci migliori al mondo, raccontati dalle parole delle Travel Blogger Italiane, sono sempre più appetitosi, e ci conducono, dolcissimamente, a spasso per l’Europa: dopo aver (purtroppo solo virtualmente) assaggiato alcuni dolci tipici dell’Europa dell’est, ed esserci tuffati tra i sapori ed i profumi dei dessert degli Stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo, è giunto il momento di andare in esplorazione delle cucine del Nord Europa.

Qui, grazie a Rossella, Helene, Marilù, Silvia e Fabio, un gradito ospite maschile, ho scoperto sapori speziati e consistenze burrose che fanno davvero venire l’acquolina in bocca…

Facciamo quindi la conoscenza con l’Apricot Crumble tipico del Regno Unito, gli Shortbread scozzesi, il Kouign-Amann bretone, i biscotti di Pan di zenzero e le Skillingsbolle scandinavi…

I dolci più buoni d’Europa: Apricot Crumble

di Silvia The Food Traveler – https://thefoodtraveler.net

La vacanza nel Lake District è tra quelle che ricordo con più piacere, innanzitutto per la bellezza estrema del paesaggio. Questa regione del nordovest dell’Inghilterra conta più di venti laghi incastonati tra le montagne, e decine di villaggi affacciati sulle rive dell’acqua. Ma il motivo che mi ha fatto innamorare all’istante è il cibo, semplice e gustoso. Salsicce del Cumberland, agnello arrosto, steak & ale pie – il tutto accompagnato da una birra di uno dei micro birrifici della regione. Il piatto che mi riporta a quelle vallate che profumano di pioggia e di terra è un dolce. L’ho provato al Wainwright’s Inn, un tipico pub di campagna: legno ovunque, soffitto basso e camino acceso. Qui ho ordinato una porzione di Apricot Crumble , un piatto diffuso un po’ in tutto il paese ma che per me è il dolce del Lake District. Sono negata in cucina, ma questo è uno dei pochi dolci che mi piacciono. E se ha il potere di riportarmi in un posto dove mi sono trovata bene, allora vale la pena di provare.

La ricetta per la monoporzione è molto semplice, e il risultato è garantito! Ingredienti per una monoporzione di apricot crumble:

Per il crumble:

  • 30 g di farina
  • la punta di un cucchiaino di noce moscata
  • 20 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di miele
  • 25 g di burro freddo

Per la frutta:

  • 3 albicocche
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • 1 cucchiaino farina
  • 2 cucchiai di polvere di cacao dolce

Procedimento:

Unire la farina, la noce moscata, lo zucchero, il sale e il miele e amalgamarli ai cubetti di burro freddo a mano cercando di ottenere un composto dall’aspetto disomogeneo. Lasciar riposare nel congelatore per quindici minuti. Nel frattempo, tagliare le albicocche, unire lo zucchero, la farina, il succo di limone e la polvere di cacao, poi mescolare e disporre in una piccola pirofila da forno imburrata. Distribuire il crumble sopra le albicocche, e infornare per trenta minuti a 200°C. Enjoy!

Foto di Thefoodtraveler

I dolci più buoni d’Europa: Shortbread

di Marilù – https://www.viaggincucina.it

Perfettamente friabile, irresistibilmente burroso, lo Shortbread è un peccato di gola che si concedono in Scozia da secoli ormai. L’origine della pasta dello Shortbread risale al XII secolo. Oggi, serviti con lamponi e miele, insieme a una bevanda calda sono il modo ideale per concludere la serata, o per una merenda, con una nota dolcemente scozzese. 

Il mio primo assaggio di Shortbread scozzese è avvenuto in un’accogliente casa londinese, i  proprietari infatti avevano rifornito la nostra dispensa con una varietà di dolci locali, tra cui il famoso Shortbread. Ricordo bene il momento in cui ho preso a morsi il mio primo biscotto: friabile e burroso, lo Shortbread è un peccato di gola che  bisogna concedersi quando si è da quelle parti. In giro per il Regno Unito è quasi impossibile non notare le famose scatole di cartone o di latta, con i colori scozzesi, in cui vengono proposti questi burrosi biscotti.

Foto di Viaggincucina

I dolci più buoni d’Europa: Kouign Amann

di Helene – www.viaggiamohg.com

Kouign Amann: dalla Bretagna una delizia al burro salato. La Bretagna, così saldamente legata alle sue tradizioni ed orgogliosa del proprio territorio, non poteva certo esimersi dallo sfoggiare un dolcetto tutto suo, una prelibatezza non così facile da trovare fuori dai confini regionali e dal nome curioso, tutto in stile tipicamente “Bretone”. Stiamo parlando del Kouign Amann, inventato, a quanto pare, nel 1860 dal panettiere Yves René Scordia, nella cittadina di Douarnenez nel Finistere.

Il dolcetto, il cui nome bretone significa letteralmente “dolce e burro”, è fatto da pasta di pane ripiegata a sfoglia e ricoperta di zucchero e burro che, dopo la cottura in forno, risulta morbido all’interno e croccante, caramellato e profumato all’esterno. La ricetta, molto semplice, si basa principalmente su farina (circa il 40%), zucchero e burro, rigorosamente salato, rispettivamente per un 30%.

Il nostro primo incontro con il Kouign Amann è avvenuto a Saint Malo, in compagnia di una vista mozzafiato tra le mura della città e l’infinità dell’oceano e dove, inutile dirlo, questo dolce si trova in ogni Boulangerie, Caffetteria e chiosco dedicato; viene proposto in monoporzione ma anche in forme più grandi che ricordano quelle di una torta. La sua notorietà ha fatto sì che, oltre alla versione classica, venga anche presentato in alcune varianti con mele, rum, cioccolato o frutti di bosco. Il Kouign Amann è il dolce simbolo della Bretagna ed il suo successo ha portato alla nascita dell’Associazione degli Artigiani produttori, per preservare la ricetta originale e a testimonianza di qualità. Questo dolce non è propriamente dietetico ma è impensabile recarsi in Bretagna senza averlo provato; il rischio però è che, una volta assaggiato, non potrete più farne a meno.

Foto di Viaggiamo hg

I dolci più buoni d’Europa: Pan di zenzero

di Rossella – https://www.famigliaesploramondo.com

La mia passione per il Nord Europa affonda le sue radici nella mia infanzia, quando per la prima volta raggiunsi Capo Nord con i miei genitori, a bordo di una vecchia auto su cui era montata l’allora famosa tenda Maggiolina, un vero trend per i campeggiatori dell’epoca. Ricordo ancora quel profumo di zenzero e cannella che spesso permeava le strade dei paesini, i biscotti ben disposti nelle vetrine delle pasticcerie e il sapore particolare del Pan di zenzero, assaggiato per la prima volta proprio durante quel viaggio.

Un dolce che sa di Natale, quello che si può vivere tutto l’anno visitando la Casa di Babbo Natale a Rovaniemi, dove i miei figli hanno avuto modo di cimentarsi per la prima volta con la realizzazione di questa bontà culinaria. Mi piace pensare che anche loro, come me, abbiano imparato ad amare questo dolce da piccoli, grazie ad un viaggio nel Nord Europa. Una piccola tradizione di famiglia, che spero porteranno avanti con i propri figli, quando a Natale realizzeranno insieme a loro, come facciamo noi ogni anno, tanti piccoli omini di pan di zenzero.

La ricetta è davvero semplice, basta solo dosare sapientemente la giusta quantità dei due ingredienti principali: zenzero e cannella. E’ divertente realizzare le forme e decorarle con la glassa colorata. E se qualche omino non risulta perfetto, anziché metterlo in tavola per gli ospiti, potrà finire direttamente in bocca!

Foto di Famiglia esploramondo

I dolci più buoni d’Europa: Skillingsbolle

di Fabio – https://www.tusoperator.it

Pronti per una bomba calorica? Bene, ti presento lo Skillingsbolle! E’ chiamato anche Kanelbolle e si tratta di un dolce onnipresente nelle caffetterie di tutta la Norvegia. Ricorda un po’ il pan brioche ma ha una forma arrotolata e, al suo interno, presenta un sottile e goloso strato fatto di burro, zucchero e cannella. Lo si trova in diverse varianti con crema pasticcera, cioccolato, uva passa o cocco.

Dato il costo alto della vita da queste parti, è un’ottima soluzione per uno spuntino sostanzioso e poco costoso! Per questo ne ho mangiati in gran quantità durante il mio viaggio in Norvegia, durante il quale mi sono spostato esclusivamente con i mezzi pubblici.

Vuoi mettere mangiarsi uno skillingsbolle davanti ad un fiordo? Spettacolare!

Foto di Tusoperator

Non so che impressione abbiano fatto a voi… Ma a me, leggendo, è parso di trovarmi proprio lì: in una caffetteria norvegese, nei pressi della casa di Babbo Natale, dentro ad una boulangerie bretone, in un cottage scozzese, all’interno di quel pub in legno immerso nella campagna inglese…

Un grazie a tutti i blogger che hanno partecipato all’iniziativa: vi invito a cliccare sui link ed andare a conoscerli di persona sui loro ottimi blog, che vi condurranno in ogni angolo del globo!

12 commenti

  • Silvia The Food Traveler

    Innanzitutto grazie per avermi permesso di raccontare la mia esperienza! A differenza delle “puntate precedenti” dove c’erano alcuni dolci di cui non avevo mai sentito parlare, questa volta posso dire con orgoglio non solo di conoscerli ma di averli provati tutti. E di adorarli.
    In questo momento, visto che sto prendendo un caffè amaro e bollente, mangerei volentieri il Kouign Amann!

    • viaggiodolceviaggio

      Puoi dirlo con orgoglio eccome!!!
      A me, invece, il Kouign Amann manca del tutto, anzi proprio non lo avevo mai sentito, mentre quello che hai proposto tu… Mi mancherà solo fino al weekend, quando ho tutta l’intenzione di prepararlo!

    • L'OrsaNelCarro Travel Blog

      Silvia ma che spettacolo, è venuto benissimo! Ha un aspetto molto appetitoso nel tegame monoporzione… e poi così fa meno danni 😛 Sembra facile, magari appena trovo delle albicocche decenti mi ci voglio cimentare (spero non cementare) 😉
      Quella Kanelbolle in alto a destra nella foto è MIA, capito? MIA! Nessuno osi toccarla! 😀
      Ciao Elena, sei una perfetta padrona di casa coi dolci! (e anche con tutto il resto. A proposito, hai cambiato casa? Bella!) 😉

      • viaggiodolceviaggio

        Si, Silvia sta facendo venire l’acquolina in bocca un po’ a tutti con il suo dolce rustico… me lo immagino appena uscito dal forno, caldo e profumato…

  • Helene

    Grazie per averci permesso di partecipare al tuo articolo. A parte il “nostro dolce” e il pan di zenzero, gli altri non li conoscevo e, inutile dirlo, mi è venuta l’acquolina in bocca.

  • Alessia

    Comincio a sentirmi viziata da questi appuntamenti con i dessert di tutto il mondo 😉 Meravigliosi anche questi dolci! Conoscevo già il pan di zenzero e gli shortbread, mentre ignoravo l’Apricot Crumble….Interessantissima la ricetta di Silvia, la voglio provare, nel tempo libero mi piace dilettarmi in cucina 😉

      • Viaggincucina

        Totalmente catapultata nei profumi, nella storia e nei sapori di ognuno di questi splendidi dolci ma cara Elena, grazie per avermi dato la possibilità di scrivere di quei deliziosi frollini, spero continuino questo dolci appuntamenti!

        • viaggiodolceviaggio

          Si, ce ne sono ancora due in programma!
          Poi, ricominciassero anche i viaggi veri, oltre a quelli culinari, non sarebbe male, vero!?

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