Superkilen: colori e multiculturalità
Durante le mie lunghe ricerche per scoprire tutte le cose da fare e vedere a Copenhagen, mi sono imbattuta in un nome mai sentito prima: Superkilen. Subito, mi è balzata alla mente l’immagine di un supereroe tutto muscoli, ma poi, andando ad informarmi, ho scoperto che si trattava di un parco. Ma di un parco davvero particolare, che di eroico, forse, ha davvero qualcosa!
Superkilen: l’idea
Nel giugno del 2012, infatti, è nato dalle menti di un gruppo artistico chiamato Superflex, in collaborazione con architetti e paesaggisti, nel quartiere di Copenhagen Nørrebro, un luogo d’incontro speciale, volto a celebrare la diversità.
Nato come parte di un piano per lo sviluppo e la riqualificazione urbana di un quartiere semi periferico, Superkilen è risultato molto di più: un fantastico progetto, non solo architettonico, ma anche artistico e sociale.
Nørrebro infatti è un quartiere abitato da persone immigrate e provenienti da numerose nazionalità, ognuna con i propri usi, costumi, tradizioni, culture, spesso teatro di scontri e violenze e quindi, nel tempo, stigmatizzato da parte dei danesi.
C’era una striscia di terra, lunga circa 800 metri, degradata e lasciata a se stessa dopo lo smantellamento di una linea ferroviaria. Oggi c’è colore, fantasia, allegria, esoticità, originalità, unione nella diversità.
Superkilen è un coloratissimo parco urbano che simboleggia la multiculturalità del quartiere in cui si trova. È nato per favorire l’incontro tra culture differenti, in quanto ogni persona, qualunque sia la sua nazionalità, può identificarsi con alcuni oggetti presenti sulla superficie di questo spazio pubblico, così eccentrico ed eterogeneo. I vari oggetti infatti provengono da circa 60 diverse nazioni e caratterizzano un distinto ambito del parco.
Per esempio, ci sono panche da palestra californiane, palme cinesi, insegne russe, una fontana marocchina, tombini francesi, cestini della spazzatura inglesi, cartelli stradali giordani, spartitraffico olandesi… Oggetti grandi e piccoli, oggetti in bella mostra e defilati… Oggetti che, messi tutti insieme, vogliono simboleggiare l’integrazione e la convivenza pacifica tra differenti etnie.
Oltre a tutto ciò, c’è lo stimolo verso l’utilizzo di mezzi sostenibili come la bicicletta, in quanto il parco Superkilen si snoda attorno ad una funzionalissima pista pedonale e ciclabile.
Superkilen: le tre zone
Con la sua superficie di 30.000 metri quadrati, il parco Superkilen è diviso in tre zone, una più originale e formidabile dell’altra:
La zona rossa, o piazza rossa, è strepitosamente colorata coi toni del rosso, del rosa e dell’arancione, ed è dedicata alle attività sportive all’aria aperta, e verso il fondo si solleva creando una zona di ritrovo per il mercato.
La zona nera, o mercato nero, presenta una pavimentazione dai toni scuri, una superficie dai livelli deformati che ricordano le dune del deserto. È la zona dedicata all’oriente, con ciliegi giapponesi, fontane marocchine, panchine arabeggianti.
La zona verde, o Green Park, è caratterizzata da percorsi curvilinei che attraversano vari quartieri, dove sono la natura ed il verde ad essere protagonisti.
Noi, come avrete notato, abbiamo avuto la sfortuna di beccare un giorno di pioggia continua… Ma continua veramente… I colori non hanno sicuramente espresso il loro meglio, ma vi assicuro che ci siamo divertiti un mondo sulle altalene, sul ring thailandese, in giro alla ricerca di più oggetti possibili! E’ davvero un’esperienza!
Vi lascio anche alcune foto non mie per mostrare la veduta di Superkilen dall’alto, in tutto il suo splendore! Che ne pensate?
Per ulteriori approfondimenti, leggi anche:
l’articolo sulla città libera di Christiania
dove mangiare a Copenhagen
la guida per scoprire la città di Copenhagen
itinerari e consigli per esplorare Copenhagen
12 commenti
Silvia Copasso Rochet
Superkilen: a me invece viene in mente un supereroe.. con qualche chilo di troppo!!
Un luogo davvero originale. Splendida idea per vivacizzare e caratterizzare un quartiere di periferia.
Brava, bella scoperta!
Marilu
Ahahahah Ancora rido per il supereroe?mi piace molto l’idea da cui nasce il parco e il modo in cui e stato strutturato mi piacerebbe molto visitarlo!
viaggiodolceviaggio
E’ davvero un posto stranissimo! Colori sgargianti ed oggetti pensati …ma che sembrano casuali! 🙂
Lucy the Wombat
Fantastico! ? E l’hai raccontato benissimo! ?
viaggiodolceviaggio
Grazie!
Silvia - The Food Traveler
In effetti il nome ricorda quello di un supereroe e forse è proprio una zona da supereroi che hanno trasformato una zona abbandonata in un posto colorato e pacifico. Sarebbe un esempio da ripetere altrove, anche nella mia città.
Una cosa in più da vedere a Copenhagen, dove spero di tornare presto!
viaggiodolceviaggio
Peccato solo che pare sia costato poco meno di 8 milioni di euro…!
Silvia - The Food Traveler
Mamma miaaaa ?
untrolleyperdue
Sono sempre affascinata quando da un’area degradata di una città nascono grandi ed ambiziosi progetti!
Questo poi del parco urbano colorato è geniale! Un peccato per il tempo che avete trovato, mi sembra però che le tinte del parco vi abbiano colorato comunque la giornata! 🙂
– Kiki –
viaggiodolceviaggio
Esattamente! Pioggia continua ma altrettanto continue le risate!
L'OrsaNelCarro Travel Blog
Che idea sfiziosa prendere pezzi da più culture e metterli insieme per creare un’area come questa e con profondi significati simbolici alle spalle…al di là dell’aspetto Avengers 😉 Peccato che di italiano non ci fosse nulla però 😛
Ti faccio i miei più cari auguri di buona Pasqua Elena! 🙂
viaggiodolceviaggio
Sai che forse di italiano c’era qualcosa come un lampione… ma noi ci siamo concentrati sugli oggetti piu esotici 🙂
Tanti cari auguri anche a te!