Cosa vedere a Derry
Derry è un luogo dal passato – recente – davvero travagliato. La conflittualità insita in questa città è evidente a partire anche solo dal suo nome che, nonostante sia Derry ufficialmente, non ha un’identità chiara: è Derry per i Nazionalisti, a maggioranza cattolica, e Londonderry per gli Unionisti, principalmente protestanti. La semplice questione di un nome… Tanto semplice purtroppo non è. Disagi ed incomprensioni sono tuttoggi vivi, e non è raro per esempio imbattersi in cartelli stradali oggetto di atti di vandalismo, con la scritta London cancellata – o aggiunta – con pennelli e bombolette.
Non ci si può, pertanto, accingere a visitare questa città a cuor leggero, senza essere almeno minimamente preparati sulle accidentate vicende che hanno come protagoniste Irlanda ed Irlanda del Nord, sul conflitto nordirlandese, sui Troubles, sulla Bloody Sunday, su una pagina di storia così vicina a noi, ma che pare davvero così tristemente incredibile…
Per visitare Derry occore una giornata; con un po’ di selezione può bastarne mezza, se si ha poco tempo. Perciò… Cosa vedere a Derry in un giorno?
Cosa vedere a Derry: St. Columb’s Cathedral
La Cattedrale di Derry, costruita in pietra grigio-verde nel 1633, si staglia imponente all’interno della cinta muraria, ed è dedicata al monaco irlandese Columba di Iona, ricordato per aver portato il Cristianesimo in Scozia.
Cosa vedere a Derry: City Walls
È possibile camminare lungo la cinta muraria di Derry (che abbraccia la città per circa 1,5 km), risalente al Seicento ed ottimamente conservata. È d’obbligo una passeggiata sulle mura, sia per ripercorrere un tratto di storia recente, sia per le vedute da un punto di vista particolare sulla città e sulle sue principali attrazioni. Gli ingressi sono quattro: Bishop’s Gate, Ferryquay Gate, Shipquay Gate e Butcher’s Gate.
Cosa vedere a Derry: Craft Village
Un tempo complesso di case operaie oggi rimesse in sesto, è un angolino nascosto, che vuole mostrare com’era Derry tra il sedicesimo e il diciannovesimo secolo, caratterizzato da edifici in mattoni, balconcini, portoncini colorati, cortiletti, caffetterie e negozietti caratteristici, con prodotti fatti a mano.
Cosa vedere a Derry: Peace Bridge
È un moderno ponte pedonale che unisce Ebrington Square al centro città e che attraversa il fiume Foyle. Non è solo un collegamento fisico tra due zone, ma vuole anche essere un’icona che simboleggi la pacificazione e l’unione tra gli abitanti, cattolici (nazionalisti) e protestanti (unionisti).
Cosa vedere a Derry: Ebrington square
Oltre ad essere il punto di accesso al Peace bridge, questa piazza è un grosso spiazzo pubblico che ospita un memoriale per i marinai; un tempo era base militare e campo per le parate.
Cosa vedere a Derry: Tower Museum
Appena all’interno delle mura della cittadina, dentro ad una torre, si trova il Tower Museum, museo sulla storia locale di Derry.
Cosa vedere a Derry: Guildhall
Costruito nel 1890 in stile neogotico, per anni questo edificio è stata la sede dell’associazione che ha fomentato la politica contro i cattolici: la Londonderry Corporation, per tale motivo è stato più volte bombardato dall’IRA.
Cosa vedere a Derry: The Fountain
È l’altra faccia della città, opposta rispetto a Bogside. Appena fuori le mura, presso il Bishop’s Gate, si trova il piccolo quartiere protestante e lealista, riconoscibile dai pali della luce, dai marciapiedi e dai muri tinteggiati con i colori della bandiera inglese.
Cosa vedere a Derry: Bogside
Bogside è un quartiere prevalentemente cattolico e repubblicano, ricchissimo di storia rappresentata dai numerosi murales a tema storico e pacifista. Infatti, negli anni ’60, il conflitto nordirlandese, The Troubles, ebbe il suo epicentro proprio in questo quartiere, con una serie di scontri piuttosto violenti tra le forze armate britanniche e i cittadini. Il 5 gennaio 1969, venne pitturata da un giovane attivista cattolico, Liam Hillen, su un muro al civico 33 di Lecky Road, la scritta ‘You are now entering Free Derry’, ad indicare l’auto-proclamazione di libertà di questa zona a prevalenza repubblicana, ad erigere un monumento alla resistenza contro coloro che venivano considerati gli occupanti britannici dell’Irlanda del nord.
Ancora oggi, periodicamente la scritta viene riverniciata, solitamente lo sfondo è bianco, ma viene a volte colorato, attualizzandolo, con i colori di alcune bandiere, a seconda di alcuni avvenimenti (per esempio, i colori della bandiera palestinese, oppure francese in occasione dell’attentato al Bataclan, o svedese in occasione di una partita della Svezia contro l’Inghilterra).
Free Derry, la Derry libera, chiusa e pattugliata dall’IRA, rimase tale fino al 1972: infatti, il 30 gennaio 1972 qui si consumò il Bloody Sunday: un battaglione di paracadutisti inglesi aprì il fuoco sulla folla che stava manifestando e marciando per i diritti civili della comunità cattolica del Nord Irlanda, facendo una strage di innocenti, molti dei quali minorenni, colpendo 26 persone ed uccidendone 14, parecchie delle quali prese alle spalle. Dopo questo avvenimento, molti giovani hanno deciso di unirsi all’IRA (Irish Repubblican Army), non facendo altro che istigare ad un clima di conflitto e vendetta. Per anni le inchieste viziate non hanno portato a nessuna condanna, solo nel 2010 sono state finalmente riaperte e nel 2015 si sono avuti i primi passi avanti ed i primi arresti.
Alcuni dei murales più famosi a Derry sono nei pressi del Free Derry Corner e lungo Rossville Street:
- Free Derry’s Corner: muro bianco che funge da ingresso al quartiere Bogside, che ne è il simbolo, mentre grida: You are now entering free Derry;
- Murales Civil Rights: celebra il principio della lotta a Derry per i diritti democratici, catturando gli umori di una tipica marcia per i diritti civili;
- Murales Bernadette, dedicato a Bernadette Devlin, militante del movimento repubblicano che grida dal megafono per avvisare i vicini riguardo all’arrivo delle autorità. A soli 22 anni, Bernadette è diventata la parlamentare più giovane della Camera;
- Murales The Petrol Bomber: forse il più famoso. Illustra un ragazzino che protegge se stesso dai gas indossando una maschera antigas, durante una battaglia urbana avvenuta nell’agosto 1969; il ragazzino in mano ha una bomba molotov realizzata con una bottiglia di latte;
- Murales The Runner: l’opera raffigura un ragazzo che cerca di respirare e tossisce fuggendo dalla nube tossica dei gas lacrimogeni, che venivano con regolarità utilizzati durante gli scontri nel Bogside. Le altre due persone ritratte sono Manus Deery e Charles Love, morti a 15 e 16 anni. Il primo fu ucciso da alcuni frammenti di un proiettile sparato da un soldato dell’esercito britannico. Il secondo morì durante una commemorazione della Bloody Sunday a causa di una bomba dell’IRA destinata ai soldati inglesi;
- Murales Bloody Sunday: raffigura uno degli episodi che si sono verificati nella storica giornata del 30 gennaio 1972, quando l’esercito inglese aprì il fuoco sui civili, che stavano dimostrando a favore dei diritti civili, uccidendo 14 persone. L’illustrazione mostra un gruppo di uomini, guidati da un sacerdote, che trasportano il corpo di una giovane vittima;
- Murales Motorman: raffigura le fasi finali della vita di Free Derry quando, il 30 luglio 1972, le truppe inglesi invasero coi carri armati il Bogside, buttando giù le barricate con i bulldozer. L’illustrazione ritrae un soldato che con ferocia abbatte una porta;
- The Peace Mural: con i suoi colori accesi e con l’illustrazione di una colomba, è un messaggio di speranza per le generazioni future.
Ecco, infine, una semplice mappa per visualizzare la posizione dei punti proposti e per organizzare facilmente e senza perdite di tempo la propria visita alla città di Derry:
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11 commenti
Sognando Viaggi
Molto interessante, dal punto di vista storico e politico, la visita di questa città. Avevo sentito parlare dei murales, ma non avevo mai visto immagini degli scorci che offre (la passeggiata sulle mura e Craft Village, ad esempio). Sto imparando un sacco di cose sull’Irlanda grazie a te 🙂
viaggiodolceviaggio
Grazie Serena! Ma, lo sai, la cosa è reciproca! 🙂
Chiara Copasso
Forte anche questa puntata! Grazie elf!
Elena
Molto particolare questa città di Derry! Bella descrizione!
Silvia - The Food Traveler
Molto bella l’idea della mappa finale perché spesso è difficile trovarne online e uno si trova a vagare senza una meta. Derry mi manca all’appello purtroppo e mi piacerebbe molto visitarla perché quel capitolo di storia purtroppo a scuola non si studiava – un po’ come la caduta del muro di Berlino – ed è un gran peccato, dato che è storia recente.
viaggiodolceviaggio
Verissimo. A scuola non si studiano… Fatti così pregnanti e vicini a noi per tempi e luoghi, ed è un vero peccato… Per fortuna, abbiamo i viaggi, che ci salvano da ignoranza e ristrettezze mentali!
Silvia - The Food Traveler
Infatti sono convinta che molte persone dovrebbero viaggiare di più proprio per capire meglio tante cose.
L'OrsaNelCarro Travel Blog
Da brividi l’itinerario dei murales, uno più toccante dell’altro. Come Silvia anche io sono rammaricata per aver conosciuto l’Irlanda solo marginalmente come uno dei tanti paesi studiati superficialmente nell’ora di geografia 🙁
Paola
Derry è una città che mi piacerebbe molto visitare, io ho vissuto solo l’aspetto British della Gran Bretagna e vorrei approfondire la storia dell’Irlanda del nord per essere poi in grado di parlarne a mio figlio in modo neutrale visto che è un po’ British 🙂
viaggiodolceviaggio
E’ un bimbo davvero molto fortunato per la ricchezza culturale in cui è nato!
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